Mentre case e città di tutta la Puglia si preparano alle festività natalizie tra addobbi, luminarie e mercatini, a Gravina in Puglia c’è un profumo che anticipa la magia dell’Avvento: quello del Tarallo dell’Immacolata, un capolavoro gastronomico che affonda le sue radici nella tradizione più autentica. Una ricetta semplice, fatta di ingredienti genuini e tramandata di generazione in generazione, capace di conquistare chiunque lo assaggi.
Nei panifici del comune murgiano cresce l’attesa: l’8 dicembre si avvicina e con essa la produzione dell’immancabile Tarallo dell’Immacolata. Preparato con pasta di pane e semi di finocchio, questo prodotto non è solo un’eccellenza locale, ma un simbolo identitario del territorio.
La sua peculiarità più affascinante è la forma a corona, un omaggio alla Vergine Maria che racchiude il senso profondo della devozione popolare. Nonostante il nome, il tarallo si gusta tradizionalmente la sera del 7 dicembre, nella vigilia della festa, diventando un rito irrinunciabile per i gravinesi.
La sua consistenza rustica e l’inconfondibile aroma di finocchietto selvatico si prestano a mille abbinamenti. Imperdibile la versione classica con Pallone di Gravina e mortadella, così come l’accostamento con sott’oli tipici, dalle melanzane a fette alla composta di peperoncini. Il tutto da accompagnare con un calice di Verdeca, antico e prezioso vino del territorio: un connubio che racconta l’essenza di Gravina.
Da questo patrimonio di sapori e tradizioni nasce la Sagra del Tarallo, in programma il 7 e 8 dicembre nella pineta comunale. L’associazione Obiettivo Giovani animerà il Villaggio Natalizio con artigianato, creazioni handmade e hobbistica: un’occasione unica per espositori, creativi e visitatori di immergersi nell’atmosfera più autentica delle feste e far conoscere il proprio lavoro a un grande pubblico.
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Fonte: facebook.com/ComunediGravinainPuglia
