A Rigomagno, borgo medievale in territorio senese, la tradizione di trovarsi la domenica successiva a Pasqua, la domenica in albis, per le vie del paese a parlare del più e del meno ed invitare i parenti e gli amici in casa per un bicchiere e un dolcetto, determinò in un gruppo di giovani del posto il desiderio di non perdere questa tradizione e, anzi, valorizzare il dolce tipico pasquale del paese, il ciambellino.
Fu così che, con un po’ di fantasia, si diede luogo alla Sagra del Ciambellino che si perpetua, ormai dal 1968, tutte le domeniche dopo Pasqua, incontrandosi anche con la festa del santo patrono Marcellino.
Il ciambellino è un dolce che nella zona del senese e dell’aretino viene consumato proprio nel periodo pasquale. Il ciambellino di Rigomagno, un anello di pasta friabile dal diametro di una ventina di centimetri ricorda, infatti, nella forma, la corona di spine di Gesù e, nell’impasto ricco di uova e lievito, la fertilità della primavera entrante.
Gli ingredienti della ricetta classica del ciambellino richiamano un gusto semplice come quello tipico dell’enogastronomia povera popolare: uova, farina, zucchero, vaniglia, burro, liquore, semi di anice, olio, limone e arancia grattugiati, lievito. Obbligatoria la cottura nel forno a legna, che determina maggiore sapore e genuinità al biscotto e, altrettanto doveroso, accompagnarlo a fine pasto con un buon bicchiere di Vinsanto.
Durante i due giorni di sagra Rigomagno propone stand gastronomici, degustazioni del ciambellino cotto in piazza, musica popolare e giochi a tema. L’occasione di visitare il borgo di Ricomagno, un’oasi di pace nella bella Val di Chiana, in territorio senese.
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